venerdì 22 maggio 2009

E' nel passato che troviamo le radice del nostro futuro


Patrimonio, autenticità, provenienza. Per le marche, queste parole costituiscono il fulcro delle loro attività e della loro distintività. Negli ultimi due anni, queste parole si sono saldamente radicate nel lessico della pianificazione strategica, come se ci auto-convincessimo che un successo
del passato possa garantirci un futuro. In cerca di rassicurazione, però, dobbiamo ricordare che, per poter andare avanti, il passato da solo non è un'opportunità così sicura come può apparire. Le marche devono concentrarsi su ciò che sono oggi e su ciò che è veramente importante e questo vuol dire tener presente ciò che siamo e ciò che saremo.

Tutto ciò non vuol dire non dare importanza alle nostre origini. Un esempio di convivenza tra passato e futuro? Boots, la farmacia, ha scavato nei suoi archivi e ha lanciato una linea di prodotti per celebrare la sua storia, dal 1849. Tutto questo per far emergere il proprio marchio come DRUGSTORE.


Andare avanti necessita cambiamenti e non di nostalgia del passato. Se le cose erano veramente migliori prima, che senso ha avere un futuro? Invece, abbiamo bisogno di rimanere concentrati sul futuro e su quelli che saranno i nostri nuovi bisogni. Possiamo fare tutto questo solo capendo i cambiamenti culturali che avvengono attorno a noi e reagendo non solo pensando al nostro passato, ma sfidando le categorie e il modo in cui vengono interpretate: con l'innovazione. Solo facendo cosi possiamo veramente creare nuove visioni creative. Nelle parole di Charles Darwin, esperto di evoluzione e di diversità della vita: "Non è la più forte delle specie quella che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti."