Un bravo Problem Solver sa di avere degli strumenti a disposizione:
- domande produttive che lo facciamo uscire dal problema come ad esempio “Come posso risolvere questa situazione?” (assolutamente da evitare domande del tipo “Perchè capitano tutte a me?”, queste hanno lo straordinario potere di ributtarci subito al centro del problema). Tutte le domande che iniziano con “Come posso” sono molto positive.
- per mettere in pratica al meglio il Problem Solving è la FLESSIBILITÀ, ossia adattarsi alle risorse che si hanno a disposizione (risorse materiali, risorse umane, tempo, etc..), essere abile nel cambiare strategia al mutare della situazione esterna (un ottimo problem solver per un’azienda è colui che sa abilmente cambiare strategia al mutare del mercato). Problem Solving non è avere un metodo standard per risolvere i problemi, ma essere in grado di creare ogni volta una soluzione diversa ed adatta alla situazione.
- come cioè percepiamo noi stessi e come ci descriviamo, e il modellamento, la capacità cioè di replicare strategie, convinzioni e atteggiamenti da persone che consideriamo d’esempio nello specifico argomento. Sentirsi e percepirsi come un ottimo problem solver ci permetterà di affrontare con un atteggiamento produttivo ogni sfida, così come pensare a come si comporterebbe in quella circostanza una persona che riteniamo un eccezionale solutore di problemi.
sarebbe fantastico se ci fosse il sig. wolf