lunedì 8 ottobre 2012

il marketing è un stato mentale

"Quando le aziende creano una cultura che motiva tutti a pensare come professionisti del marketing, questo stimola l’innovazione in azienda e così si riesce ad anticipare e a poter rispondere alle necessità mutevoli dei consumatori." #peter drucker

domenica 22 luglio 2012

La regola è: andare in profondità

900 milioni (equivarrebbero al terzo Paese del mondo, dopo Cina e India) di persone nel mondo frequentano FB,  la creatura più invidiata del web punta al miliardo di utenti probabilmente già entro l'anno. 
Per affrontare ci vuole consapevolezza, strategia e la guida di DML

giovedì 16 febbraio 2012

Il marketing semplice


"Quelle marche che sapranno fornire alla persona soddisfazione sia personale che sociale avranno in dono uno spazio nella memoria delle persone.
E La memoria è la madre del passaparola".

E nel lontando febbraio 2010.. io leggevo già questo...


"Raggiungere il target con l'interazione proattiva: dialogare con i clienti in modo incisivo e trasparente
Tutto sta mutando, anche per le aziende: che si trovano di fornte a un nuovo consumatore e una nuova tipologia di comuncazione.
L'utente è sempre più "sensation seeker", vuole esperienze e non meri prodotti; si lascia maggiormente guidare dai sensi e dalle passioni e percepisce il consumo come espressione della propria identità, o di quella del suo "gruppo", diventando in tal modo un ispiratore di marca consapevole e attento, che attraverso il contatto e la condivisione con altri ispiratori - acquisisce una rilevanza sempre maggiore all'interno di una strategia di comunicazione aziendale.
Ecco perchè sempre più imprese scoprono il piacere di dialogare con i clienti via interne. Il concetto di "partecipazioni in -line, infatti ha permesso  che il monologo delle aziende nei confronti dei clienti si trasformasse  in un dialogo tra consumatori e produttori: sul web, domanda e offerta si confrontano e interagiscono quotidianamente in maniera dinamica e costruttiva .
In quest'ottica, le aziende stanno scoprendo nei social network lo strumento di comunicazione ideale per raggiungere il proprio target, nonchè un modello di business davvero valido e innovativo.
Le potenzialità del social network e la predisposizione degli utenti all'intereazione proattiva, identificando dinamiche di business molto diverse da quelle classiche. E consentono realmente alle aziende che scelgono di investire su questa piattaforma  di comunicare in modo più incisivo  e trasparente con i clienti, rapportandosi non come semplice venditor, ma come soggetto in grado di valorizzare l'intera esperienza dell'utente, tenendo in grande considerazione ogni richiesta o suggerimento. Attarverso adeguate iniziative di interazione con il marchi, il social network mette effettivamente  a disposizione di  un'azienda tutta la passione e la potenzialità creativa degli utenti,  affinchè i consumatori diventino "amici" del brand stesso. La consapevolezza di tali vantaggi e di simili strumenti sta crescendo sensibilmente : non solo nel mercato della comunicazione on-line, ma anche come nuova frontiera dle marketing" Francesco Barbarani - Country manager My Space Italia


Ma io mi chiedo ma questa consapevolezza arriverà un giorno nell'aziende italiane??

giovedì 12 gennaio 2012

lunedì 9 gennaio 2012

Le aziende evitano di aprirsi ai social media...

"Ai meu Deus do Cèu:-)))" questa espressione la uso spesso nel mio ufficio ... quando proprio non posso più ricorrere a niente e a nessuno... e devo dire che anche in questo caso... 

In pratica, da un campione di aziende interpellate tra quelle poco presenti sul web 3.0 si evince questa grande, disarmante verità:  "hanno paura di quello che pensa la gente"


Il che, tradotto in termini che a noi più interessano, significa che hanno il timore di ottenere dei commenti negativi sui prodotti o i servizi che offrono da parte dei clienti che li hanno provati.

Questo atteggiamento purtroppo porta a due errori:
1.Credere di fare meglio a non rispondere ad eventuali critiche in modo da non "fomentare" gli utenti, probabilmente già arrabbiati.

2.Evitare di essere completamente presenti sul web in modo da non sapere cosa si dice di loro, spesso anche dietro la scusa di essere "troppo piccoli" per essere interessanti.

Ebbene quelli sopra citati diventano spesso anche i motivi di una certa disaffezione da parte dei clienti, veri e potenziali, perché, semplicemente, il condividere un proprio commento, negativo e positivo che sia, oppure il cercare la soluzione di un problema, o la risposta ad un dubbio, da parte del cliente, può diventare fonte di insoddisfazione, nel momento in cui dall'altra parte non v'è una pronta risposta.



E ammettere i propri errori e accettare i consigli, commenti e suggerimenti dai clienti è l'unico modo per poter crescere e imparare...come ha fatto ESSELUNGA

martedì 3 gennaio 2012

together, points make a line...



Il poco ci può dare tanto, ma prima di iniziare il "remind" delle regole importanti.  The Fundamental Elements of Design
Spesso le soluzioni migliori sono le più semplici. Quelle in cui si lavora con il poco che si ha, senza aggiungere nulla, magari togliendo, ma guardando un testo, un oggetto, un problema, con occhi freschi e un po’ di meraviglia....

mercoledì 5 ottobre 2011

story telling...

Non esiste altro posto al mondo dove la diversità culturale regionale è cosi vivace e stupefacente come in italia, ma allo stesso tempo non esiste altro posto al mondo dove questa diversità ha un così alto potenziale di fratellanza e unione.